Bandiera Estone
La bandiera Estone è composta da tre bande orizzontali di uguale dimensione: I colori, partendo dall'alto sono: blu, nero e bianco.
La dimensione normale è 105 × 165 cm.
Venne alla ribalta come la bandiera dell'Associazione Studentesca dell'Univerità Estone all'Univeristà di Tartu e fu consacrata nella sala pastorale di Otepää il 4 giugno 1884. Venne successivamente associata al nazionalismo estone e fu usata come bandiera nazionale quando l'Estonia divenne indipendente il 24 febbraio 1918, con l'adozione formale avvenuta il 21 novembre 1918.
L'invasione da parte dell'Unione Sovietica, nel giugno 1940, portò al bando della bandiera. Venne tolta dal Pikk Hermann il 21 giugno 1940 quando l'Estonia era formalmente ancora indipendente. Il 22 giugno, venne esposta assieme alla bandiera rossa, e scomparve definitivamente il 27 luglio.
Durante l'occupazione tedesca (1941–1944) la bandiera fu accettata come bandiera etnica degli estoni ma non come bandiera nazionale. Quando i tedeschi se ne andarono nel settembre 1944, la bandiera estone venne riesposta. Il 22 settembre la bandiera rossa le venne ancora una volta affiancata, e ben presto la bandiera blu-nero-bianca scomparve di nuovo.
La bandiera rimase nascosta fino ai giorni della perestroika nei tardi anni '80 quando, il 24 febbraio 1989 sventolò di nuovo dal Pikk Hermann, a Tallinn. Venne riadottata come bandiera nazionale il 7 agosto 1990, poco dopo che l'Estonia riguadagno la sua piena indipendenza.
Le iniziali interpretazioni dei colori sono le seguenti:
- Il blu riflette il cielo, i laghi e il mare d'Estonia e simboleggia la lealtà alle idee nazionaliste;
- Il nero è il colore della terra patria e dello stemma nazionale;
- Il bianco è il popolo che cerca la felicità e la luce.